Decontribuzione Sud: Novità Importanti nella Legge di Bilancio 2025
- Riccardo Italiano
- 2 gen
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 3 gen
Il Governo Italiano ha annunciato un importante emendamento alla Legge di Bilancio 2025, che mira a reintrodurre la decontribuzione Sud. Questa misura di sostegno, volta a favorire l’occupazione stabile nel Mezzogiorno, era inizialmente prevista fino al 31 dicembre 2024, ma era stata esclusa nella prima bozza del testo. Con il nuovo emendamento, si punta a estenderne l’efficacia fino al 2029, destinando risorse significative per ridurre il costo del lavoro e incentivare gli investimenti nelle aree svantaggiate.

Se approvata, la decontribuzione Sud beneficerà di uno stanziamento di oltre 7 miliardi di euro, prelevati in parte dal Fondo per il contrasto del divario occupazionale e lo sviluppo imprenditoriale nel Meridione. Questa scelta strategica evidenzia l’impegno del governo per sostenere il tessuto produttivo del Sud Italia, promuovendo crescita e occupazione attraverso sgravi contributivi dedicati.
Chi Può Accedere alla Decontribuzione Sud
La misura si rivolge ai datori di lavoro privati, con alcune esclusioni:
Sono esclusi i datori di lavoro del settore agricolo e quelli che assumono con contratti di lavoro domestico.
Sono inclusi i contratti di lavoro a tempo indeterminato, con esclusione degli apprendistati.
I territori interessati dall’agevolazione comprendono le regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, in linea con gli obiettivi di riequilibrio economico e sociale.
Come Funziona la Nuova Decontribuzione Sud
L’esonero contributivo sarà modulato su base annua e decrescente, garantendo un supporto mirato nel tempo per le aziende che assumono entro i termini stabiliti. Le principali caratteristiche sono:
2025: esonero del 25%, fino a un massimo di 145 euro mensili per lavoratore assunto entro il 31 dicembre 2024.
2026: esonero del 20%, con un massimo di 125 euro mensili per assunzioni entro il 31 dicembre 2025.
2027: esonero del 20%, con un massimo di 125 euro mensili per assunzioni entro il 31 dicembre 2026.
2028: esonero del 20%, fino a 100 euro mensili per assunzioni entro il 31 dicembre 2027.
2029: esonero ridotto al 15%, con un massimo di 75 euro mensili per assunzioni entro il 31 dicembre 2028.
Questa progressione graduale consente di ottimizzare l’impatto della misura nel lungo termine, accompagnando le imprese del Mezzogiorno in un percorso di crescita sostenibile.
Un’Opportunità Strategica per il Sud Italia
L’efficacia di questa misura resta subordinata all’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2025, ma l’eventuale riattivazione della decontribuzione Sud rappresenterebbe un’opportunità unica per le imprese del Meridione di ridurre il costo del lavoro e favorire la competitività.
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